Menu principale:
Biografia ed alcune note esplicative.
I Rapso di Smurina nascono come duo nel 2006 con un concerto in piazza in una cittadina a nord di Roma, da una vecchia idea del suo fondatore, Walter Smurina.
Nel settembre 2011 è stata prodotta dall’etichetta indipendente Edditià SUONI la loro prima raccolta rock, dal titolo “Circostanze Estrose”, un album prodotto con un approccio totalmente indipendente, registrato a metà fra Roma e Conversano di Bari, negli studi dove hanno lavorato rispettivamente il gruppo Fonderia e dove ha registrato un album il rapper Caparezza.
Circostanze Estrose è un concentrato di suoni sferzanti, melodie tristi ed appassionate, parole incastrate nella musica piene di ambivalenze e metafore quasi anacronistiche; una cosa a metà fra un bizzarro manuale per il liceo classico e un romanzo per circensi, in versione rock-
Nel titolo della raccolta c'è tutto l'evidente doppio-
La loro attività live, iniziata nel maggio 2011, sta toccando diverse regioni italiane per la promozione dell’opera.
I Rapsodi potrebbero essere considerati nel circuito convenzionale un gruppo Rock Indie.
Qualcuno li ha catalogati all'interno del filone nostrano di tradizione Grunge, viste specialmente le influenze e le sonorità percepibili nella voce del cantante , altri in quello del rock italiano d’autore degli scorsi decenni (spec. i Kharma).
Piuttosto che tutto ciò, lo stesso leader Walter Smurina, compositore vocalist e poli-
“Rock Alternato, più che alternativo, perché soltanto a tratti si riesce a dare una definizione di genere! L'unica verità è che si tratta di musica indipendente, laddove l’idea è quella di riuscire nei limiti del possibile, a restare svincolati dalle logiche di produzione, dai metodi e dal clichè di tutte le grandi etichette musicali-
Le scelte dei Rapsodismurina operano spesso contro-
L’idea di genere per Rapsodismurina è di musica (in un certo senso impegnata) a prescindere dai canoni, nella quale i testi sono di fondamentale importanza.
Con Circostanze Estrose, solo dopo un ascolto ripetuto, pensieri e recettori auricolari entrano in risonanza fra loro.
“Tutto ciò sembra difficile allo stato attuale , ma stiamo cercando di portare avanti il concetto di totale indipendenza dalle catene delle case di produzione, dai soldi, dalla critica. Basterebbe prestare l'orecchio a suoni e rumori, intersecarli con le parole (quelle che danno un senso a tutto il nostro progetto), e attraverso pochi gesti strappare qualsiasi etichetta di dosso, una volta per tutte.”